L'INFRAROSSO e SENSORE |
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In questi ultimi anni si è verificata una rivoluzione tecnologica : l'avvento del DIGITALE. Le foto che una volta venivano registrate come unico supporto quello a pellicola, adesso possono avvalersi di un supporto digitale chiamato SENSORE. Esistono differenze notevoli da un sensore e l'altro sia come caratteristiche sia come dimensioni, ma tutti vengono accomunati dalla caratteristica di abbracciare un'arco di radiazioni sensibili superiore a quello che faceva il supporto analogico a pellicola. Sin dalle prime sperimentazioni ci si è accorti che la quantità di Infrarosso ed UV che veniva "letta" dai sensori digitali influenzavano notevolmente le caratteristiche cromatiche degli oggetti inquadrati. Al fine di poter scattare foto e filmati che avessero le caratteristiche a colori il più vicino possibile a quello che vedono i nostri occhi ci si accorse che l'unica soluzione era quella di inserire un FILTRO INTERNO da porre davanti al sensore, che potesse tagliare sia l'IR che l'UV lasciando passare solo la luce "visibile".Questo filtro antialising è realizzato con un materiale chiamato"niobato di litio", di colore verdino chiaro in quanto il verde è il colore complementare del rosso.I primi filtri al Niobato però erano poco "selettivi" e facevano passare una piccola quantità d'Infrarosso e Uv. Pertanto mettendo un filtro esterno IR ( che bloccava in tutto o in parte la luce visibile ) quel poco che passava, utilizzando tempi di alcuni secondi, consentiva di scattare foto in queste lunghezze d'onda. Addirittura le primissime macchine digitali ancora con 2 megapixel, riuscivano a farlo con tempi gestibili anche a "mano libera" senza cavalletto.La corsa a migliorare la qualità dei colori quali quelli dell'incarnato, ha spinto i costruttori a perfezionare i filtri interni sino a portarli a quelli attuali che son talmente selettivi che i tempi di scatto con filtri esterni IR superano i 30/40 secondi, con tutte le problematiche anche qualitative di questo tipo di foto ( Hot-pixel,rumore di fondo, riflessi passivi,ecc). Si è quindi visto che se si smonta la macchina e si sostituisce il filtro anti-alising interno,la macchina riesce a vedere su TUTTA l'ampiezza che il sensore è capace...ma con un problema.Il filtro interno è un componente del sistema ottico su cui è tarato l'autofocus.Pertanto se si leva il vetro interno al niobato, e si richiude, la macchina perde l'Autofocus. Ma se si sostituisce il filtro con un'altro di determinate caratteristiche, non solo si ripristina l'AF ma si fa vedere al sensore quelle lunghezze d'onda che vogliamo ( col filtro adeguato), con tempi di scatto ..NORMALI, impensabili con altre tecniche ( anche con l'IR-Pellicola). Si apre quindi un mondo nuovo, sia per i fotoamatori, sia per chi dell'IR e UV fa ricerca e studio. Un mondo in cui la nostra società si è imposta ormai come leader indiscussa sia per la qualità sia per la varietà della gamma offerta. Varietà sempre in fase di evoluzione e diversificazione Si rimanda comunque a questa pagina ( FILTRI INTERNI ) per le specifiche tecniche del singolo filtro. |
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